Angelo Massari nasce a Paderno Franciacorta il 30 agosto 1889, primogenito di Celestino e Luigia Falappi. Ha due fratelli: Antonio, Giuseppe e due sorelle, Angela ed Emma. La famiglia si trasferisce dalla Franciacorta in Valtrompia sul finire dell’800, attratta dalle opportunità occupazionali indotte dal fortissimo sviluppo industriale che investe tutto il territorio e dal conseguente incremento dell’attività edilizia intesa a soddisfare i bisogni abitativi degli operai migranti. E’ l’epoca in cui gli industriali si fanno imprenditori, costruendo villette per i dirigenti e agglomerati di case per i lavoratori di più lontana provenienza. Il beneficio è duraturo per la comunità, che vede trasformarsi in meglio la vecchia struttura urbana e ridursi lo spazio agricolo, ma i pubblici amministratori sono senza idee strategiche e lasciano inalterate le strutture sociali, che le parrocchie non possono supplire. C’è bisogno di braccia per far funzionare le aziende, per
ampliare stabilimenti, costruire nuove abitazioni. Angelo, giovane sensibile e di robusta corporatura, operaio alla Breda e licenziato assieme ai suoi due fratelli, inizia a svolgere il suo tirocinio come muratore proprio nel settore delle costruzioni e lì comincia ad aprire gli occhi sullo spettacolo dello sfruttamento e della sofferenza del proletariato locale. La famiglia prende alloggio a Cogozzo (dove il cotonificio Mylius nel 1906 ha iniziato la costruzione di case operaie che
saranno terminate nel 1910) e qui conosce e s’innamora di Elisabetta Cinelli, compagna di tutta la sua vita. Il 21.01.1910, poco più che ventenne, bello e affascinante (alto 1 metro e 70, capelli castani ondulati, faccia sorridente con occhi grigi e penetranti) la sposa, prendendo abitazione a Villa. Due anni dopo hanno un figlio, Celestino, che però morirà di malattia a 46 anni e due figlie, Esterina e Carolina, che vivrà a lungo serenamente. E’ dopo il matrimonio che egli ha occasione di mettere pienamente a frutto la sua vocazione a servizio del prossimo. [….]
Angelo Massari nasce a Paderno Franciacorta il 30 agosto 1889, primogenito di Celestino e Luigia Falappi. Ha due fratelli: Antonio, Giuseppe e due sorelle, Angela ed Emma. La famiglia si trasferisce dalla Franciacorta in Valtrompia sul finire dell’800, attratta dalle opportunità occupazionali indotte dal fortissimo sviluppo industriale che investe tutto il territorio e dal conseguente incremento dell’attività edilizia intesa a soddisfare i bisogni abitativi degli operai migranti. E’ l’epoca in cui gli industriali si fanno imprenditori, costruendo villette per i dirigenti e agglomerati di case per i lavoratori di più lontana provenienza. Il beneficio è duraturo per la comunità, che vede trasformarsi in meglio la vecchia struttura urbana e ridursi lo spazio agricolo, ma i pubblici amministratori sono senza idee strategiche e lasciano inalterate le strutture sociali, che le parrocchie non possono supplire. C’è bisogno di braccia per far funzionare le aziende, per
ampliare stabilimenti, costruire nuove abitazioni. Angelo, giovane sensibile e di robusta corporatura, operaio alla Breda e licenziato assieme ai suoi due fratelli, inizia a svolgere il suo tirocinio come muratore proprio nel settore delle costruzioni e lì comincia ad aprire gli occhi sullo spettacolo dello sfruttamento e della sofferenza del proletariato locale. La famiglia prende alloggio a Cogozzo (dove il cotonificio Mylius nel 1906 ha iniziato la costruzione di case operaie che
saranno terminate nel 1910) e qui conosce e s’innamora di Elisabetta Cinelli, compagna di tutta la sua vita. Il 21.01.1910, poco più che ventenne, bello e affascinante (alto 1 metro e 70, capelli castani ondulati, faccia sorridente con occhi grigi e penetranti) la sposa, prendendo abitazione a Villa. Due anni dopo hanno un figlio, Celestino, che però morirà di malattia a 46 anni e due figlie, Esterina e Carolina, che vivrà a lungo serenamente. E’ dopo il matrimonio che egli ha occasione di mettere pienamente a frutto la sua vocazione a servizio del prossimo. [….]