di Valsaviore

MEMORIA- Opera di Angelo Zanella

Angelo Zanella, nato a Lovere nel 1960, si è diplomato presso l’accademia di Brera a Milano. Si considera pittore, e in questa definizione sta la quotidianità di un lavoro condotto con impegno negli studi a Parigi e a Lovere.

La sua produzione spazia dai primi lavori, legati alle esperienze dell’Informale, fino agli ultimi cicli, dove la gamma cromatica rarefatta lascia spazio alla qualità pittorica e materica delle pennellate.

Tra il 1987 e il 2011 ha esposto in più occasioni in Italia e all’estero (ricordiamo, in particolare, le esposizioni presso la Galleria Lelia Mordoch a Parigi e a Nizza).

Nel 2012 ha partecipato al progetto Effetto Bibbia a Bergamo e alla mostra Energia presso il Politecnico di Milano; nel 2013 ha esposto presso l’Accademia Tadini di Lovere in occasione del Giorno della Memoria e, durante la stagione estiva, in una grande mostra personale.

 

Angelo Zanella, il Giorno della Memoria.

2011, olio e materiale organico, 300 x 100 cm

 

 

La grande opera sintetizza in immagini di grande potenza e violenza espressiva i contenuti del giorno della memoria.

La sedimentata memoria del ritmo delle danze macabre, usuali nel territorio d’origine del pittore, si infrange   nella drammatica visione di una fossa nella quale si accumulano corpi senza nome e senza identità.

Lo strato pittorico è coperto con materiale organico (torba, foglie, insetti).

Laddove l’arte si fa impotente d’ esprimere l’angoscia della narrazione, il ricorso ai materiali naturali riproduce e accentua l’orrore della rappresentazione: se la terra è vera, reali e concreti sono anche i corpi gettati nella fossa.

Il sudario arrotolato in un angolo riporta la scritta “Memoria” in più lingue – segno di tutti quei luoghi in cui la storia si è tragicamente ripetuta – perché è fondamentale che un popolo abbia memoria del proprio passato.

 

Marco Albertario

Accademia Tadini, Lovere

 

Angelo Zanella, nato a Lovere nel 1960, si è diplomato presso l’accademia di Brera a Milano. Si considera pittore, e in questa definizione sta la quotidianità di un lavoro condotto con impegno negli studi a Parigi e a Lovere.

La sua produzione spazia dai primi lavori, legati alle esperienze dell’Informale, fino agli ultimi cicli, dove la gamma cromatica rarefatta lascia spazio alla qualità pittorica e materica delle pennellate.

Tra il 1987 e il 2011 ha esposto in più occasioni in Italia e all’estero (ricordiamo, in particolare, le esposizioni presso la Galleria Lelia Mordoch a Parigi e a Nizza).

Nel 2012 ha partecipato al progetto Effetto Bibbia a Bergamo e alla mostra Energia presso il Politecnico di Milano; nel 2013 ha esposto presso l’Accademia Tadini di Lovere in occasione del Giorno della Memoria e, durante la stagione estiva, in una grande mostra personale.

 

Angelo Zanella, il Giorno della Memoria.

2011, olio e materiale organico, 300 x 100 cm

 

 

La grande opera sintetizza in immagini di grande potenza e violenza espressiva i contenuti del giorno della memoria.

La sedimentata memoria del ritmo delle danze macabre, usuali nel territorio d’origine del pittore, si infrange   nella drammatica visione di una fossa nella quale si accumulano corpi senza nome e senza identità.

Lo strato pittorico è coperto con materiale organico (torba, foglie, insetti).

Laddove l’arte si fa impotente d’ esprimere l’angoscia della narrazione, il ricorso ai materiali naturali riproduce e accentua l’orrore della rappresentazione: se la terra è vera, reali e concreti sono anche i corpi gettati nella fossa.

Il sudario arrotolato in un angolo riporta la scritta “Memoria” in più lingue – segno di tutti quei luoghi in cui la storia si è tragicamente ripetuta – perché è fondamentale che un popolo abbia memoria del proprio passato.

 

Marco Albertario

Accademia Tadini, Lovere

 

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